Anticamente era Messapia, la nostra “Terra fra i due Mari”. Dalla natura dolcemente malinconica, colorata dal grano, dal tufo, dalle vigne bruciate dal sole e dalla terra rossa di uliveti secolari. Selvaggia e piana, cinta e serrata da una scogliera dirupata e alla mercè dei venti, la penisola Salentina si apre ad Oriente a partire dal Golfo di Taranto snodandosi fino al promontorio di Leuca, mitica finis terrae, dove lo Ionio incontra l’Adriatico mescolandosi in suggestive e indimenticabili variazioni di Blu.
Il mare è il protagonista assoluto della favola salentina. Le splendide spiagge e i lidi sabbiosi, le alte scogliere che si fratturano dando origine a insenature con pareti a picco sul mare, gole, piccoli anfratti, isole, isolotti e grotte ricamano la costa di fantastici merletti di roccia e contribuiscono alla scenografia perfetta.
Le bellezza dell’entroterra è particolarmente pittoresca, l’uso sapiente della pietra è testimonianza del passaggio di culture diverse e antichissime tradizioni: Dolmen e Menhir, Masserie fortificate e Pajare, Borghi e Castelli, Torri di Guardia, Chiese Romaniche e Barocche ci affascinano con le loro storie e leggende che diventano i nostri sogni, le nostre visioni.
Il Salento è una terra di miraggi, ventosa; è fantastico, pieno di dolcezza; resta nel mio ricordo più come un viaggio immaginario che come un viaggio vero.
Guido Piovene, Viaggio in Italia 1957